lunedì 26 novembre 2012

SULLA VITA E SULLA MORTE

Una volta il Buddha domandò a Sariputta, uno dei suoi discepoli più brillanti:
" Ebbene, monaco, la vita non ti opprime forse e non desideri essere liberato dalla morte? Oppure forse la vita ti affascina perchè hai una nobile missione da compiere?"
Rispose Sariputta :
"Venerabile Maestro, io non desidero la vita.Nè desidero la morte. Aspetto che giunga la mia ora, come un operaio attende il suo salario".

Aggiungo io
Oh ,Sariputta, possa l'umanità intera comprendere le tue sagge parole.
Chi segue un sentiero di crescita spirituale puo' essere indotto a pensare
che la liberazione dal ciclo nascita-morte è il fine da raggiungere.
E se tu fossi stato ingenuo avresti annuito sicuramente,ma non lo hai fatto!
E similmente avrebbe potuto essere affascinante l'altra- ancor più temibile domanda
della prima- quello di avere una Nobile Missione da compiere. 
 Infatti   tutti credono  di appartenere  a questa categoria non appena seguono un corso di crescita interiore.
E allora se ancora tu fossi stato uno sciocco, caro Sariputta, certo questa domanda avrebbe risvegliato in te tutto l'ardore del missionario e del nuovo vero portavoce del divino!!!, e ti saresti sentito investito da un compito importantissimo.
Invece , caro il mio amico Sariputta, con grande saggezza e spiritualità cosa rispondi?
Nè per la vita e nè per la morte va il tuo interesse e  senza essere indifferente pur tuttavia dici (e ci indichi la strada) "aspetto il mio momento" e ne descrivi la qualità :simile all'operaio che va a riscuotere il suo salario. non ci non amarezze , attaccamenti morbosi, orgogli vari e pretenziosi, non c'è aspettativa perchè in questa logica Tutto si muove senza sbavature ed eccentricità, e con naturalezza simile ad un fiore  che sboccia per poi sfiorire.
Grazie Sariputta, possiamo tutti raggiungere il tuo grado di saggezza.